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Escape

una pazza voglia di glamping

aprile 2023- Numero 23
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una pazza voglia di glamping

Per chi ha voglia di glamping la Toscana offre esperienze divertenti e particolarissime, da provare anche solo per un week-end


Testo di Niccola De Prà

Un miniappartamento sull’albero, la casetta della strega, la bubble room nel fitto del bosco. Oppure? La yurta mongola, l’atomo sospeso, la tenda a due piani, lo school bus originale americano. Per chi ha voglia di glamping la Toscana offre esperienze divertenti e particolarissime. Da provare anche solo per un week-end.

Il glamorous camping – glamping, appunto – è uno dei trend più recenti e travolgenti del turismo internazionale. Una formula di soggiorno che unisce la libertà del campeggio alle comodità dell’hotel. Con il valore aggiunto della meraviglia, dell’inaspettato.

«Per offrire ai nostri ospiti esperienze indimenticabili dobbiamo puntare sulla personalizzazione», suggerisce Loek Van de Loo, il papà del glamping europeo, alla guida del gruppo “Vacanze col cuore”. «Il punto di forza delle accommodation offerte dal settore è la loro potenziale unicità», continua. «Ogni unità abitativa può essere del tutto diversa da quella accanto, rispondendo così ad esigenze differenti».

Non resta che provare. La destinazione più comoda per noi che siamo al Forte è senza dubbio il Bubble Room Village “Ursa Major” di Camporgiano, in Garfagnana. Si dorme sotto il cielo stellato, in bolle trasparenti dislocate in piccole radure nel bosco, protette dai pericoli e da sguardi indiscreti. Esperienza analoga a Vicopisano, nella bolla “Under The Tuscan Stars” (5) gettonatissima su Airbnb.

Poco fuori Firenze, sul colle dirimpetto alla Certosa dell’Ema, c’è invece “Casa Barthel” (1), circondata dagli olivi e sotto le volte dei pini: un miniappartamento completo di tutto, primo nel 2020 su Airbnb nella classifica degli alloggi più desiderati dagli italiani. E ancora: da “Orlando in Chianti”, a Cavriglia, gli amanti delle atmosfere vintage alloggiano in bus e school bus americani (4) perfettamente restaurati oppure nell’esclusivo A-Luxury Lodge (2), tenda a due piani che accoglie fino a quattro adulti; “Due Cuori e una Yurta”, ad Asciano, mette invece a disposizione tende ispirate alle tipiche case mobili delle popolazioni nomadi dell’Asia centrale (3); a Marina di Castagneto Carducci, al “Glamping Etruria”, si dorme in sacco a pelo dentro Atomo (6), un nido che letteralmente galleggia fra i pini. C’è poi la “Casa delle Streghe” dell’agriturismo Pereti di Roccatederighi, piccina piccina e per niente tetra, nonostante il nome.

Altre tende extralusso: le quattro in materiali ecostenibili del “Glamping Debbiare”, sulle colline di Riparbella, dalle quali la vista si spinge fino alla Costa degli Etruschi, e le strutture ispirate ai lodge africani – con tanto di tappeti e lampadari etnici – proposte da “E-glamping/Blue Saphir Tent” di Arezzo.

Ultima ma non ultima, la StarsBOX della fattoria “La Maliosa” di Saturnia, una micro cabina in legno che si rifà ai bivacchi temporanei dei pastori, con tetto apribile per osservare, sorseggiando un buon rosso della zona, la traiettoria del sole che in lontananza si tu
ffa nel mare dell’Argentario.