un’estate dolcissima
La “iena” Alice Martinelli, in dolce attesa, si prepara per una lunga vacanza in stile Sapore di Mare: spiaggia, bici, tramonti e… l’immancabile mercato del Forte
Intervista di Francesca Navari - Foto di Annalisa Ceccotti
Sarà un’estate dolcissima per Alice Martinelli. L’inviata de Le Iene staccherà la spina da scoop investigativi e inchieste pungenti: a settembre nascerà il suo primo figlio e trascorrerà questi mesi di attesa proprio nella sua Viareggio. «Lo farò in pieno stile Sapore di mare» anticipa «con il consueto ombrellone al bagno Raffaello, le passeggiate in bici, i tramonti e un giro al mercato di Forte dei Marmi». Poi sussurra: «Non so se rinuncerò al mio scooter. Di nascosto continuo a sfrecciare nonostante il pancione». Com’è iniziata l’esperienza con Le Iene? «Davvero per caso, otto anni fa. Ero giornalista professionista e avevo già lavorato in vari programmi su La 7. Fu proprio a quel punto che fui contattata su Facebook da un profilo dal nome fantasioso (rivelatosi poi quello di uno storico autore de Le Iene) che mi proponeva un colloquio a Milano per il programma. Pensai fosse un fake e non risposi per giorni. Quel messaggio tornò a frullarmi in testa e così mi feci viva. L’incontro ci fu davvero, alla presenza di Davide Parenti che ha lanciato il programma ventisei anni fa». Il primo servizio? «Una sorta di esperimento sociale formato candid camera: intervistai a sorpresa le persone che rinnovavano la carta di identità e a cui veniva contestualmente chiesto il consenso alla donazione degli organi. Le reazioni furono sconcertanti ed esilaranti assieme, perché non tutti erano preparati su una questione così importante. In parallelo montammo le testimonianze di chi era sopravvissuto grazie al trapianto o che era in ospedale in attesa dell’intervento». Quello che ti ha segnato di più? «Vado molto fiera dell’inchiesta del 2021 con la quale abbiamo smascherato un ginecologo che proponeva rapporti alle pazienti dicendo che si trattava di una “bonifica” dalle malattie sessualmente trasmissibili. Tutto partì dalla segnalazione di una ragazza: combinammo la trappola in hotel con un’attrice e con il cameraman feci irruzione proprio quando il medico si era spogliato convincendola a una visita decisamente particolare. Quando andò in onda la puntata arrivarono tantissime mail di donne che avevano subito violenza da lui. Oggi quello che era considerato un numero uno è a processo». Ormai ti senti davvero un po’...iena? «Un po’ lo sono diventata. Prima guardavo sempre al lato buono delle persone, mi sono sempre fidata e affidata. Adesso che ho visto da vicino troppi casi di truffe o abusi sono più attenta a far valere i miei diritti e a oppormi a ciò che non è giusto. Quando inizi a combattere per gli altri, cominci a farlo anche per te».