pace chiama pace
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Due anni fa “rilesse” Guernica, il capolavoro di Picasso. L’anno scorso omaggiò le Alpi Apuane con una citazione michelangiolesca. Stavolta Tano Pisano, artista siciliano di nascita e versiliese d’adozione, ammette di essere sopraffatto dalla realtà, di percepire la mancanza di spazi mentali di libertà e di sentire il bisogno di una “chiamata alla pace”, da contrapporre alle troppe “chiamate alle armi”.
Si intitola semplicemente “Pace” il nuovo murale di Tano Pisano collocato sul muro esterno del complesso monumentale di Sant’Agostino, nell’omonima via a Pietrasanta, all’altezza di Piazzetta Mitoraj. L’inaugurazione ufficiale è prevista per giovedì 10 luglio, alle ore 19. L’opera resterà visibile liberamente fino al 6 gennaio 2026.
Anche stavolta la creazione site specific di Tano Pisano appare come una costruzione poetica astratta realizzata su 48 pannelli di plexiglas (montati su una struttura di legno ancorata a sua volta a un’altra metallica appositamente progettata per non danneggiare il muro), che misura sei metri di larghezza per due di altezza, visibile sempre, gratuitamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Tano Pisano, "Pace", 2025 (particolare)
La coloratissima istallazione invita ad ammirare ogni centimetro quadrato dell’opera, che è una ricerca pittorica complessa, ma che nella parte destra poi svela la sua natura di monito: compare infatti l’immagine di uno dei “ritratti del Fayyum”, ispirata cioè ai dipinti straordinariamente realistici che datano tra il I secolo avanti Cristo e il III dopo Cristo, e ritrovati nella necropoli in Egitto. Realizzati quando il protagonista era ancora in vita, dopo la sua morte questi ritratti venivano attaccati ai sarcofagi del defunto. In questo caso, il volto realizzato da Tano Pisano nella parte superiore reca le bandiere della Palestina e di Israele, vicine, affiancate così tanto da non sembrare simboli di popoli in lotta.
Inoltre, nel nuovo murale c’è un riferimento a Guernica, il capolavoro di Pablo Picasso custodito nel Museo Reina Sofia di Madrid. Nella parte inferiore del murale di Tano Pisano, infatti, è ben evidente una mano che impugna una spada spezzata: la stessa era comparsa in Guernika, il murale che l’Artista siciliano aveva realizzato a Pietrasanta nell’estate del 2023. Ovviamente il riferimento è all’assoluta inutilità della guerra, qui tradotta in un’immagine forte.
«In questo murale ci sono tante cose della mia pittura – afferma Tano Pisano – che è un’opera per tornare a far volare la mente, per trasferire la realtà in spazi diversi. Perché oggi c’è troppa realtà e così poca fantasia e poesia. Siamo travolti dalla realtà, mentre noi abbiamo bisogno dell’astrazione, perché l’arte è libertà di pensiero. Un po’ come avveniva nei quadri di Giorgio Morandi, l’arte serve anche a dare etica e moralità a chi non ce l’ha. È una questione di soggetto, che ha una sua coscienza, e non di aggettivo, cioè dei vari ‘mi piace’ o ‘non mi piace’. E alla fine – conclude l’artista – guardando il risultato di questa mia ultima costruzione poetica, mi sono sentito vicino ai grandi pittori del Novecento, come Burri, Capogrossi, e ai miei riferimenti di quando ero giovane, come Mirò».
Il murale "Pace" di Tano Pisano, installato in via Sant'Agostino nel centro storico di Pietrasanta