il profumo delle mie estati al Forte
Luca Maffei è uno dei più apprezzati maître parfumeur italiani. In questa intervista ci svela il suo speciale legame olfattivo con la Versilia
Intervista di Rita Bossi - Foto di Gabriele Ancillotti
Di padre in figlio. Anche quello del profumiere è un mestiere che si tramanda. Lo sa bene Luca Maffei, naso italiano e anima creativa di Atelier Fragranze Milano, fondata nel 2011 insieme al padre. Sin da piccolo ha respirato il mondo della profumeria, vivendo da vicino il fascino degli anni Novanta e dei grandi maestri del settore. In una chiacchierata che sfiora emozioni personali e ricordi d’infanzia, Luca racconta la sua visione del profumo, il futuro della profumeria artistica e l’importanza del made in Italy nel panorama internazionale. «Per me il profumo è una connessione», dice. «Istantanea, emotiva, profonda. Con sé stessi, con gli altri, con i luoghi. È il modo più diretto per evocare memoria e identità». Quali profumi del Forte ti rimangono impressi nella memoria? «Uno su tutti: il profumo dei tigli. Richiama subito l’estate e le vacanze in Versilia, i pomeriggi in pineta al Forte. Per me è il segnale che l’estate è iniziata». La n° 8 della collezione The Essential Blend di Campomarzio70 è un omaggio a Forte dei Marmi. A cosa ti sei ispirato? «Al tiglio, ovviamente. Quando creo una fragranza, il nome della formula arriva subito, quasi di getto. Viale dei Tigli racchiude l’energia positiva di una giornata estiva al Forte: gioia, serenità, luce». Raccontaci di Atelier Fragranze Milano. «AFM è una casa essenziera indipendente, nata per mettere la creatività al centro. Lavoriamo con marchi di nicchia, fashion brand, aziende di skincare, body care e ambienti. La nostra forza è il dialogo: costruiamo ogni fragranza insieme al cliente, partendo dalla materia prima e arrivando al cuore emotivo del profumo. È un lavoro su misura, ogni volta». Collaborate anche con aziende agricole italiane. Qual è il valore di queste partnership? «Crediamo nel legame con il territorio. La qualità si costruisce all’origine: sapere da dove arrivano le materie prime, come vengono coltivate, da chi. Nel 2024 abbiamo avviato diverse collaborazioni con realtà agricole italiane per valorizzare ingredienti simbolo come l’Iris fiorentina e il Bergamotto». Tu e Antoine Lie avete firmato la nuova collezione di Carthusia: Intenso. Cosa rappresenta per voi? «È un omaggio a Capri, ma anche un modo per riscrivere la tradizione mediterranea in chiave sensoriale più profonda. Basilico è fresco ma inaspettato, Mirto ha una sensualità calda e Ginestra è un’esplosione avvolgente. Sono tre fragranze diverse, ma tutte nate per lasciare un segno».
